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Il territorio in cui è immersa la country house Villa Casabianca 1573 è ricco di tesori gastronomici, di antiche tradizioni rurali i cui sapori e le ricette sono strettamente legati ai prodotti della zona e si tramandano intatti da generazioni.

Per ricordare alcuni esempi, si pensi ai famosi vincisgrassi, sfoglie di pasta stratificate, farcite con sugo di carne, rigaglie di pollo, parmigiano e besciamella.
La “porchetta”, maiale giovane cotto al forno e condito con finocchio selvatico. La “coratella”, trecce di interiora di agnello, tipica del periodo pasquale. La “crescia fogliata”, dolce a base di mele, uvetta sultanina e fichi.
Gli scroccafusi, dolci a base di uova, farina, zucchero e latte conditi con un nettare di miele e alchermes.
Impossibile stilare una lista completa che dia risalto a tutti i sapori, agli umori e ai profumi di questa zona, che manifestano appieno il forte legame tra uomo e territorio.
Il ciauscolo, insaccato nel “budello gentile” il cui impasto è costituito da polpa di spalla, rifilatura di prosciutto, lonza, pancetta (e in qualche caso anche cotica ) e tritato per tre volte, il “salame di Fabriano” insaccato nel “budello gentile” di un tritato di carni migliori del maiale, prese da spalla e coscia e lardellato, formaggio pecorino, caglio di latte di pecora approntato da mani femminili con erbe aromatiche.
La particolare morfologia del territorio e l’unicità degli ambienti pedoclimatici fanno delle Marche una regione di ampia e pregiata produzione enologica.
Nei dintorni collinari della Villa Casabianca 1573 vengono prodotti due tra i figli illustri della viticoltura marchigiana, il “Verdicchio di Matelica DOC” e la Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Nelle immediate vicinanze il visitatore si può soffermare a degustare il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, la Lacrima di Morro d’Alba DOC, l’Esino DOC, fino al Rosso Conero DOCG.

 

 


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